Venerdì 31 gennaio 2025, Whatsapp ha notificato a 90 giornalisti ed attivisti, tra cui gli italiani Francesco Cancellato, leader dell’inchiesta di fanpage su Gioventù Nazionale, e Luca Casarini, Beppe Caccia e Mattia Ferrari, membri dell’ONG Mediterranea Saving Humans, che il loro telefono era stato infettato da uno spyware di alto livello. Si tratta di Graphite, un software sviluppato dall’azienda israeliana Paragon Solutions, in grado di auto-installarsi nei dispositivi e violarne la crittografia permettendo l’accesso a fotografie, messaggi e informazioni riservate.
Il giornale britannico The Guardian riporta le policy dell’azienda, che dichiara di vendere il software solamente ad enti governativi con la finalità di contrastare associazioni criminali di stampo mafioso o terroristico. In seguito alla violazione di tali linee guida, Paragon Solutions ha rescisso il contratto con il governo italiano, annunciandolo tramite il giornale britannico stesso.
Diversi membri dell’opposizione, parlamentare e non, hanno chiamato a rispondere della vicenda il governo italiano, che tuttavia si avvale ad oggi del segreto di Stato e rifiuta di dare spiegazioni al di fuori del Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica (COPASIR), organo statale atto alla gestione dei Servizi Segreti, le cui discussioni sono strettamente private.
A cura del Collettivo Autonomo Tito Livio in Collaborazione con il Coordinamento Studentesco Fuori Registro